/balìa di senzano

La balìa di Senzano nasce nel Medioevo come feudo dei Conti Guidi di Modigliana, menzionato persino del “privilegio” redatto dall’imperatore Federico II nel 1220, con il quale ne attribuiva ai Guidi il possesso. L’antica balìa risalente al xiii secolo si mostra oggi come un connubio perfetto tra arte e natura. Per lungo tempo abbandonata, la chiesa di Senzano è stata recentemente riscoperta ed apprezzata. La facciata è a capanna semplice ed edificata con ciottoli di fiume e conci di arenaria provenienti dal vicino Rio Senzano. L’interno ci appare austero, concentrato in un grande ambiente a navata unica. Ciò che rimane degli arredi originari sono i resti della mensa, consunta dai secoli, e l’ancona barocca dell’altare maggiore. Sulla parete destra è ben visibile la nicchia che un tempo ospitava una grande lapide a memoria dei residenti caduti durante la Prima Guerra Mondiale, oggi recuperata ed esposta presso il sacrario militare nella cripta del Gesù morto.
La canonica è accessibile dalla chiesa e si mostra come un’esplosione di cunicoli ed archi a tutto sesto. Interessante la toilette costituita da un foro su pavimento ricavato all’interno di un ambiente angusto. Sulle pareti tracce di decorazioni in stile liberty.